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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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BROGNATURO - Nel Vibonese la tornata elettorale amministrativa ha toccato tredici comuni, tra cui due nel territorio delle Serre: Spadola e Brognaturo. In quest'ultimo comune la suspence non ha tradito le attese della vigilia, infatti è stato un vero e proprio testa a testa quello che ha portato alla vittoria Giuseppe Iennarella, che a capo della lista “Ancora insieme per Brognaturo” ha superato per 25 voti la sfidante Maria Carmela Mangiardi, candidata della lista numero 2, “Rinnovamento e crescita”. A far parte dell’assise cittadina saranno Nicola Rizzo (46 preferenze), Antonio Papa (42 preferenze), Cosimo Nicola Papa (51) e Massimiliano Bruno Tassone (69), oltre allo stesso sindaco Iennarella. Ad occupare i banchi dell’opposizione, invece, saranno Mangiardi e Bruno Papa (68). Risultato prevedibile, invece, a Spadola. Nel paese della Minerva a contendersi la fascia di primo cittadino c’erano l’uscente Giuseppe Barbara e lo sfidante Nicola Rocco Tassone.
Terremoto politico a Catanzaro, dove il rebus della candidatura a sindaco del neo costituito Terzo Polo, o Polo di Centro, continua a non sciogliersi. Martedì Enzo Ciconte, consigliere regionale, aveva ricevuto l'investitura ufficiale dall'Udc romano, direttamente da Casini e Cesa. Sembrava ormai tutto deciso, e invece oggi è arrivato il ritiro di Ciconte, che ha annunciato di rinunciare alla candidatura. I partiti del Terzo Polo catanzarese, Udc compreso, avevano già ufficializzato la decisione di correre in autonomia con un proprio candidato, ma adesso la rinuncia di Ciconte getta nell'insicurezza la coalizione centrista. ''Ad un cartello elettorale vincente - ha detto Ciconte - deve corrispondere una visione unitaria. Poiche' conosco la mia determinazione ritengo che non vi siano le condizioni necessarie perche' cio' possa realizzarsi''.
ARENA - Un appello al paese. Rivolto "in particolar modo" a chi "è ormai stufo di guadare a passato", a chi intende "volgere lo sguardo al futuro" e a chi vuole "bandire inutili personalismi che non giovano alla crescita della comunità". A lanciarlo una dozzina di giovani del luogo, riunitisi in un comitato civico spontaneo che da un mese a questa parte continua ad organizzare incontri-dibattiti con la cittadinanza con l’intento di promuovere - in vista delle prossime elezioni comunali - un modello democratico che parta dal basso, attraverso la costruzione di una "grande piattaforma programmatica aperta al contributo di tutti".
Il loro obiettivo? Diciamolo subito: "Favorire, anzitutto, la formazione di laboratorio di idee, da cui possano emergere proposte e soluzioni condivise. Un processo che, possibilmente, possa poi condurre alla presentazione, per le prossime elezioni, di un’unica lista", in modo tale da accantonare "rancori passati" e per "raccogliere le migliori energie sia del mondo politico sia della società civile arenese", spiegano i portavoce del comitato.
Il loro obiettivo, in un luogo in cui i fantasmi del passato continuano ad aleggiare imperterriti, si preannuncia arduo. Ma i promotori di questa idea ambiziosa ma meritoria di attenzione si dicono fiduciosi. "Capita d’altronde - proseguono - di incontrare anche qui ad Arena persone di grande competenza, di grande forza di volontà e di dedizione. Persone che non hanno rinunciato a impegnarsi nel lavoro, nell’associazionismo o nel volontariato. Abbiamo realtà associative che rappresentano un fiore all’occhiello per l’intero Vibonese. Quindi, siamo speranzosi: gli arenesi hanno nelle loro mani la risorsa principale, ossia la capacità di costruire sinergie e strategie per indicare obiettivi, priorità e direttrici per lo sviluppo del nostro territorio".
La sfida, comunque, resta difficile e irta di ostacoli. Ma non impossibile. "La complessità della sfida che abbiamo di fronte, frutto della difficile situazione che stanno affrontando gli enti locali, richiede un impegno straordinario, senso di responsabilità e concretezza nell’amministrazione della nostra comunità". Per questa e altre ragioni ancora, come poc’anzi detto, l’intento piuttosto esplicito è quello di costituire un’unica lista, un passo "indispensabile per voltare pagina. Come giovani, come cittadini che hanno deciso di investire il loro futuro ad Arena, auspichiamo - proseguono - che il nostro appello sia accolto da un numero sempre maggiore di arenesi. Crediamo, al contempo, che sia giusto essere chiari e trasparenti sin da subito nei confronti dei cittadini. Per questo, ribadiamo che non abbiamo né un candidato a sindaco né una lista pronta. Il nostro unico intento, lo ripetiamo, per il momento è e resta l’apertura di un tavolo di confronto sulle proposte e non sui nomi, in modo tale da disegnare Arena nei prossimi anni. Priorità - quali lavoro, politiche sociali e giovanili, cultura, ambiente, sviluppo sostenibile, servizi, agricoltura rurale, artigianato, commercio, turismo, centro storico e infrastrutture - sono i temi principali sui quali poggiare un percorso a servizio di una comunità ricca di risorse e di talenti come quella arenese. I nomi, quello del candidato a sindaco e degli aspiranti consiglieri, verranno dopo. Qualora si ritenessero indispensabili, ben vengano anche le primarie per l’individuazione del candidato a sindaco che chiunque deciderà di sposare il progetto riterrà più idoneo a portare avanti il programma e quell’idea di futuro credibile e ambizioso del quale tutti gli arenesi devono sentirsi parte, se davvero vogliono che col passare del tempo non si facciano sempre più strada la sfiducia e la rassegnazione all’oblio".
Il sindaco Totò Minniti varerà la seguente giunta comunale nel corso del prossimo e primo civico consesso di sabato 17, durante il quale presterà giuramento. Vicesindaco ed assessore AntonioCarè, assessore Francesco Fazio, presidente del consiglio comunale Domenico Suppa. La lista vincente “Ramoscello d’ ulivo per la rinascita” che ha espresso il sindaco Antonio Minniti (foto) ha totalizzato 758 voti con il 48,55 % dei consensi. Le singole preferenze sono cosi ripartite: Raffaele Annetta 19, Antonio Carè 190, Francesco Fazio 159, Pietro Mamone 106, Luca Rullo 45 e Domenico Suppa 97. La lista “Fabrizia nel cuore” ha avuto come candidato a sindaco Bruno Rullo e ha conseguito 282 voti per il 18,06 %; i candidati a consigliere comunale hanno conseguito le seguenti preferenze: Francesco Armaleo 41, Vincenzo Pompeo Carè 17, Bruno De Masi 46, Enzo Iacopetta 54 e Stefania Platì 53. La lista “Fabrizia cives” come candidato a sindaco ha avuto una donna, Maria Belsito totalizzando 10 voti pari allo 0,6 %, le singole preferenze sono cosi ripartite: Maria Marchese 0, Francesco Paolo Belsito 1, Lucia Mendicino 0, Maria Chiappetta 0, Anna Busceri Voci 0 e Patrizia Cavaliere 0. La lista “Insieme per Fabrizia” guidata dal candidato a sindaco Raffele Suppa è stata la seconda in ordine di voti con 511 consensi pari al 32,73 %; i candidati a consigliere hanno avuto le seguenti preferenze: Domenico Carmelo Daniele 64, Maurizio Gallace 46, Antonio Tassone 93, Vincenzo Costa 81, Bruno Ienco 31 e Rosa Maria Nesci 67. Il consiglio comunale risulta cosi composto: Antonio Minniti sindaco. Consiglieri comunali di maggioranza: Domenico Suppa, Pietro Mamone, Antonio Carè e Francesco Fazio. Consiglieri comunali di minoranza: Raffaele Suppa e Bruno Rullo.
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