Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
I carabinieri della Stazione di Soriano Calabro, diretti dal maresciallo Barbaro Sciacca e guidati dal capitano della Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno, Stefano Esposito Vangone, hanno tratto in arresto N.C., 30enne di Gerocarne, per evasione dagli arresti domiciliari. Il giovane qualche settimana fa finì in manette con la stessa accusa e, anche in quella occasione, gli erano stati disposti i domiciliari. N.C. stava, inoltre, scontando una pena di 10 anni per traffico di stupefacenti. A causa del reiterato comportamento di violazione dal regime dei domiciliari, però, l'autorità giudiziaria non ha potuto fare altro che emettere nei suoi confronti una misura di custodia in carcere.
I Carabinieri della Stazione di Soriano Calabro, diretti dal maresciallo Barbaro Sciacca e guidati dal capitano della Compagnia di Serra San Bruno, Stefano Esposito Vangone, hanno tratto in arresto Francesco Idà, 35enne residente a Gerocarne, per il reato di evasione. I militari, durante un servizio perlustrativo effettuato nella mattinata odierna, hanno sorpreso e bloccato Idà all’interno di un’azienda casearia, situata nelle vicinanze della propria abitazione. Il 35enne era già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per reati inerenti gli stupefacenti. L'autorità giudiziaria ha disposto, nuovamente, nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.
SORIANO CALABRO - Sarebbero stati sorpresi, mentre curavano una piantagione di trecentocinquanta piante di cannabis. Con questa accusa, i carabinieri della stazione di Soriano, alle dipendenze della Compagnia di Serra San Bruno, hanno tratto in arresto Pasquale De Masi, ventinovenne disoccupato di Soriano con qualche precedente, e Nicola Ciconte, 28enne incensurato. Le piante erano già state localizzate in precedenza dal personale dell’ 8° Elinucleo Carabinieri di Vibo Valentia. Per i due sono, dunque, scattate le manette e, successivamente, sono stati condotti agli arresti domiciliari, su disposizione dell’ autorità giudiziaria. L’operazione è andata a buon fine grazie anche al supporto dei militari dello squadrone eliportato Carabinieri Cacciatori Calabria.
19 luglio 2013: Il giudice Manuela Gallo ha deciso di rimettere in libertà Pasquale De Masi, che già aveva dei precedenti alle spalle, e Nicola Ciconte, incensurato.
Riceviamo e pubblichiamo:
C’è attesa in vista della solenne cerimonia, nel corso della quale giovedì 26 luglio alle ore 18, saranno celebrati i cento anni della ricostruzione e dedicazione della Chiesa del Convento dei Cappuccini di Chiaravalle Centrale (Cz). Un'istituzione religiosa presente nella cittadina delle Preserre, sin dalla fine del Cinquecento e che come centro spirituale, culturale e di formazione per numerose generazioni ha lasciato una traccia indelebile nella storia della nostra regione e tutt'ora con la sua attività pastorale e come casa di accoglienza vocazionale è di riferimento per un vasto comprensorio.
Alla cerimonia, presieduta da Monsignor Staglianò, Vescovo di Noto e cittadino onorario di Chiaravalle, saranno presenti diverse autorità istituzionali e religiose.
Seguirà alla ore 21.30 il concerto, nel giardino del Convento, degli Ama Jazz Combo.
In occasione della giornata di festa sarà possibile visitare vari luoghi del Convento, come la sua antica biblioteca.
(foto Pasquale Romano)
Di seguito, la nota stampa diffusa dal comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato, Gaetano Lorenzo Lopez
Sette persone deferite all’Autorità Giudiziaria competente per reati perpetrati in violazione alla legge sulle aree protette, sul vincolo paesaggistico nonché sulla normativa urbanistico-edilizia. Questo è il risultato di due distinte operazioni svolte nei giorni addietro dagli agenti del Comando Stazione Forestale di Vallelonga (VV) in territorio del Comune di Maierato (VV). La prima operazione ha consentito di accertare l’esercizio abusivo della pesca in zona protetta. I cinque soggetti di origine bulgara segnalati presso la competente Autorità Giudiziaria per violazione sulla normativa in materia di aree protette, stavano praticando l’attività di pesca, con l’ausilio di canne telescopiche dotate di mulinello, all’interno del Lago Angitola, dichiarato Oasi di protezione della fauna, inserito nell’elenco delle zone umide riconosciute dalla Convenzione di Ramsar, ascritto nell’elenco dei Siti d’Importanza Comunitaria (SIC), nonché rientrante all’interno della perimetrazione del Parco Naturale Regionale delle Serre.
Agli stessi, tra l’altro senza neanche il possesso della licenza di pesca, gli agenti operanti ponevano sotto sequestro le canne da pesca ed il relativo pescato.
Detta operazione si va ad annoverare ai medesimi interventi effettuati in passato grazie alla costante opera di vigilanza e monitoraggio dell’Oasi dell’Angitola da parte del personale del C.F.S..
La seconda operazione, grazie ad una segnalazione pervenuta presso il numero di emergenza ambientale 1515, ha permesso di verificare, in un terreno privato della località Cellaro, la realizzazione ex novo di un tratto di pista avente una lunghezza di circa 80 metri lineari ed una larghezza di 5 metri circa.
Considerato che la creazione della pista era avvenuta entro la fascia di rispetto dei 150 metri dal vicino fiume Angitola in mancanza del relativo parere concernente il vincolo paesaggistico-ambientale, nonché in assenza del permesso afferente la normativa urbanistico-edilizia, gli operatori procedevano a porre sotto sequestro il tratto di strada interessato. Contestualmente i due eredi proprietari del terreno, originari di Monterosso Calabro (VV), venivano deferiti a piede libero presso la competente Autorità Giudiziaria.
SERRA SAN BRUNO - Domani mattina a partire dalle 10 nella sala convegni di Palazzo Chimirri si terrà la giornata della donazione organizzata dall'Associazione donatori di midollo osseo. Nel corso dell'iniziativa, promossa dalla sezione Admo di Serra San Bruno presieduta da Bruna Maiolo, ci sarà la presentazione del nuovo direttivo regionale dell'associazione di volontariato. Poi nel corso della mattinata sono previsti gli interventi di diversi rappresentanti istituzionali e delle autorità locali, e ci sarà anche la partecipazione attiva degli studenti dell'Istituto d'istruzione superiore "Luigi Einaudi" e di altre realtà associative che forniranno il loro contributo per far capire l'importanza della donazione. Infine sono previste anche diverse testimonianze di persone che hanno vissuto esperienze di malattia e di donazione.
SERRA SAN BRUNO - Nell'ambito di un servizio di controllo delle polveriere presenti nella zona, i carabinieri della compagnia di Serra, insieme agli uomini dei Nas di Catanzaro e del Noe di Reggio Calabria, hanno riscontrato alcune irregolarità presso la polveriera S.E.I. di Serra San Bruno. Come riferito dal capitano della compagnia di Serra Stefano Esposito Vangone, il titolare della polveriera è stato segnalato all'autorità competente per l'omesso possesso del registro di carico e scarico dei rifiuti e del formulario di identificazione relativo ai rifiuti prodotti e rinvenuti all'interno dell'insediamento. I carabinieri, inoltre, hanno riscontrato la presenza di veicoli a motore fuori uso e non rottamati (rifiuti speciali pericolosi) e di sei suini privi di identificazione e certificazione sanitaria.
La procedura per la costruzione dei 4 nuovi ospedali calabresi (Vibo, Piana, Sibaritide, Catanzaro), con la convenzione tra la Regione Calabria e Infrastrutture Lombarde Spa, ha scatenato uno scontro durissimo tra il presidente Scopelliti e la sua maggioranza da una parte e la Cgil calabrese dall'altra. La convenzione con la società in house della Regione Lombardia era stata censurata dal sindacato, che aveva interessato della questione l'Autorità garante per la concorrenza ed il mercato, sostenendo in sostanza la non regolarità di un accordo che avrebbe, secondo il sindacato, prodotto vantaggi ingiusti per Infrastrutture Lombarde a discapito di qualsiasi altra azienda. Pochi giorni fa le tesi della Cgil sono state rigettate dall'Autorità garante per la concorrenza e dall'organismo di Vigilanza sui contratti pubblici, che hanno confermato invece la regolarità delle procedure seguite dalla Regione. A quel punto Scopelliti, nell'annunciare il parere favorevole dei due organismi indipendenti, si è tolto più di un sassolino dalla scarpa. Ha attaccato frontalmente, il presidente, non risparmiando frecciate e allusioni ad una presunta volontà di difendere interessi particolari, chiedendosi provocatoriamente chi ci sarebbe dietro agli attacchi del sindacato. La Cgil ha risposto con altrettanta durezza annunciando querele per calunnia: "Rispediamo al mittente - dice il segretario generale Sergio Genco (foto) - le farneticazioni del presidente Scopelliti e le sue affermazioni gravi e calunniose rispetto alla Cgil e agli interessi che la Cgil rappresenterebbe. Ne dovrà rispondere alla magistratura. Intanto lo rassicuriamo - aggiunge - noi rappresentiamo solo gli interessi legittimi di lavoratrici, lavoratori e cittadini calabresi che aspirano ad una diversa e migliore sanita'. Questi sono i nostri soli interessi. E' inutile che il governatore sollevi polveroni per nascondere problemi, le difficolta' e i suoi fallimenti nel governare la Calabria e, in particolare, la sanita' pubblica di cui e' commissario per l'emergenza. L'azione della Cgil continuera' ad essere forte affinche' i quattro ospedali possano essere realizzati nel rispetto delle norme e seguendo percorsi limpidi. Detto questo - continua Genco - non comprendiamo le ragioni della convenzione siglata con Infrastrutture Lombarde e per questo continueremo a contrastarla anche perche' nel momento in cui con il Piano di rientro dal deficit si chiedono sacrifici ai calabresi e nuovi esborsi economici per assicurare i livelli minimi di assistenza non si possono regalare decine di milioni per consulenze. Ci batteremo con decisione per la realizzazione degli ospedali, il diritto alla salute, il lavoro e il rispetto delle regole e della legalita. Per quanto e' accaduto in tutti questi anni sul versante della sanita' - sostiene ancora il leader della Cgil calabrese - bisogna infatti liberare il settore dai comitati d'affari, dalle collusioni e dall'azione tremenda della 'ndrangheta cosi' come quotidianamente ci evidenzia l'azione forte della magistratura. Non e' un caso che in Calabria, negli anni, abbiamo dovuto assistere allo scioglimento di Aziende sanitarie come quella di Locri, Palmi, Reggio e di Vibo. Per parte nostra combatteremo questa palude che sta affossando la Calabria. Di pari passo - conclude Genco - continueremo la nostra azione forte di proposta, mobilitazione e denuncia, a tutti i livelli, delle cose che non vanno. E tra queste c'e' lo svuotamento del ruolo e delle funzioni della Stazione unica appaltante''. A rispondere, in difesa di Scopelliti, tutti i capigruppo di maggioranza (Luigi Fedele del Pdl, Alfonso Dattolo dell'Udc, Giovanni Bilardi di Scopelliti Presidente, Giulio Serra di Insieme per la Calabria) che con una nota congiunta accusano il sindacato di voler tutelare qualche impresa: "Siamo vicini e solidali al Presidente Scopelliti per quanto affermato oggi dal sindacato della Cgil nel corso di una conferenza stampa. Condividiamo in pieno l’azione politica-amministrativa del Governatore, che ha finalmente reso possibile l’avvio dell’iter per la costruzione dei nuovi ospedali calabresi. Le pronunce dell' Autorità del Garante della concorrenza e dell' Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici, rappresentato la più limpida conferma di correttezza e trasparenza del suo operato. Alla luce della conferenza stampa della Cgil, ci sembra sempre più chiaro ed evidente che, non entrando nel merito della questione, la battaglia del sindacato non sia in favore dei lavoratori.Ci chiediamo quindi se le ripetute azioni e dichiarazioni della Cgil, sull’argomento, siano piuttosto intraprese per tutelare qualche impresa".
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