Oggi, come al solito, in occasione della partita casalinga della Serrese, assieme ai colleghi delle altre testate giornalistiche, poco prima dell’inizio del match, ci siamo recati negli spogliatoi soltanto per chiedere le distinte delle due squadre (Serrese e Badolato, appunto) al direttore di gara. Il portone di ingresso che porta dritto agli spogliatoi, però, era chiuso e, dall’altra parte, ci hanno comunicato che “hanno avuto disposizioni di non far entrare i giornalisti”. Da qui, la nostra decisione di recarci in tribuna e di non fare alcun commento della partita. Purtroppo, non è la prima volta che qualche dirigente della Serrese si comporta in modo scorretto e irrispettoso nei confronti dei giornalisti locali ma, mentre in altre occasioni abbiamo fatto finta di nulla, ora è arrivato il momento di denunciare quanto accaduto già in altre situazioni.
Come redazione del “Vizzarro” abbiamo sempre seguito la Serrese, perché il nostro unico obiettivo è quello di informare i nostri lettori e tenerli aggiornati anche su tutto ciò che riguarda lo sport locale. Dall’altra parte, però, l’atteggiamento è sempre lo stesso. Forse, colui il quale dà disposizioni di non consentire l’accesso negli spogliatoi ai giornalisti è lo stesso che crede di essere dirigente (o presidente, fate voi) del Barcellona e, di conseguenza, si comporta come se lo stadio “La Quercia” fosse di sua proprietà…No, così non è. Lo stadio è dei serresi e guai se non fosse così. Coloro i quali si impegnano a rappresentare una società gloriosa come la Serrese pensino ai risultati e a fare belle figure in giro per i campi della regione, piuttosto che collezionarne di altrettante, decisamente magre, con noi giornalisti che abbiamo sempre avuto rispetto dei ruoli e del lavoro altrui.
Per la cronaca la partita si è conclusa sullo 0 a 0. La Serrese avrebbe meritato la vittoria ma – visto che non eravamo in possesso delle formazioni del match - non ci è stato concesso di raccontarvelo.