Giovedì, 08 Aprile 2021 17:35

Short list all’Ambito territoriale di Vibo, il Codacons presenta una richiesta di accesso agli atti

Scritto da Redazione
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VIBO VALENTIA - Il Codacons e l’avvocato Claudio Cricenti hanno presentato una richiesta di accesso agli atti con riguardo alla «procedura che ha portato alla creazione della short-list e poi all' individuazione di un esperto di prima fascia per l’Ambito territoriale di Vibo Valentia in riferimento all'avviso pubblico per la creazione di una short-list finalizzata all’individuazione di figure per la progettazione, il monitoraggio, il coordinamento, la rendicontazione e supporto al R.U.P. (Responsabile unico del procedimento) nelle attività amministrative dei fondi regionali ed europei - esperto di prima fascia».

Alla base di questa azione, a giudizio del Codacons, ci sarebbe la «necessità di far render note le modalità con cui la stessa è stata gestita. Ciò che si chiede è solamente trasparenza, specie laddove in gioco vi siano procedure concorsuale comparative che rivolgendosi ai candidati fanno maturare l'aspettativa e il legittimo affidamento che la meritocrazia divenga metodo d'elezione per formare la classe dirigenziale del presente e del futuro. D'altronde è la legge a prevedere ciò». L’associazione dei consumatori precisa che «non è assolutamente una critica sui candidati risultati ora idonei ora vincitori e certamente ampiamente qualificati, ma l'esigenza di assicurare trasparenza: esigenza che postula la possibilità per ogni concorrente, ma anche per i cittadini di poter comparare quei curricula».

«Nell'istanza  - si legge - “il diritto di accesso, giustificato come in questo caso da esigenze difensive – merita tutela e costituisce parametro significativo per imporre alla PA di concedere in ostensione i documenti richiesti senza sindacare se gli stessi saranno “utili e/o decisivi” ai fini del decidere il singolo caso o la singola azione per il cui avvio, invece, è fondamentale proprio conoscere i documenti in possesso delle PPAA.....l'accesso serve – all'istante, ovviamente e non alla PA - proprio a valutare se una certa azione sia proponibile con successo o meno ed è posto a presidio del diritto di difesa, ed è utile - anche in un'ottica complessivamente mirante a deflazionare il contenzioso - ad evitare la proposizione di ‘azioni al buio’, che potrebbero rivelarsi temerarie o infondate”». Non solo, perché l’istanza «è stata presentata anche in forza della normativa su accesso civico e generalizzato proprio per rafforzare quella sensibilità verso esigenze di trasparenza e controllo diffuso e generalizzato da parte della cittadinanza, per “rafforzare la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni che li governano” obiettivo che postula la conoscibilità dell'operato della Pubblica amministrazione».

La creazione della short-list, dunque, «costituisce uno strumento finalizzato ad assicurare il primato ad esigenze di meritocrazia, trasparenza ed efficienza nella gestione della cosa comune, perché - precisa il Codacons - mediante una vera e propria “selezione pubblica”, sulla base di comparazione dei singoli profili e l' oggettività dei criteri che devono caratterizzare la selezione, la Pubblica amministrazione conferisce funzioni  importanti che hanno una  rilevanza anche ex art. 12 l.241/90 che regolamenta le “concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l’attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere”,  come forme “subordinate alla predeterminazione da parte delle amministrazioni procedenti, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi».

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