A tal proposito le “carte” parlano chiaro. È di venerdì scorso la pubblicazione, sull’albo pretorio comunale, di una delibera, la numero 68/2015, con la quale l’esecutivo ha approvato la progettazione preliminare di una serie di atti denominati in maniera assai generica “Interventi vari di manutenzione e riqualificazione del territorio comunale”. Una delibera che prevede un rilancio a 360 gradi dell’attività amministrativa dell’ente.
C’è di tutto nel provvedimento: «azioni orientate al potenziamento dell’offerta turistica»; «la riqualificazione/manutenzione del territorio»; «la realizzazione di un’area di sosta per camper»; «la manutenzione straordinaria della viabilità», «la manutenzione straordinaria della rete idrica»; «la realizzazione di un ponte sul fiume Ancinale»; «la manutenzione straordinaria del verde pubblico con formazione di nuovi spazi verdi»; «la realizzazione di opere di urbanizzazione varie». Il lungo elenco di interventi – fa sapere ancora la delibera –, sarà realizzato «con fondi propri attraverso la contrazione di un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti». A tal fine è stato redatto dal responsabile dell’Area tecnico-manutentiva, un progetto preliminare che definisce l’ammontare complessivo degli interventi in 1,5 milioni di euro.
Insomma, quella che Bruno Rosi vorrebbe lasciare alla comunità, con la speranza appunto di riuscire a strappare la riconferma alla carica di primo cittadino, sarebbe una Serra San Bruno “risollevata”, con la rete viaria messa a nuovo, più zone verdi, un’area camper, importanti ed innovative opere urbanistiche e, niente popò di meno che, la manutenzione straordinaria della rete idrica, che forse vorrebbe dire qualche litro di acqua in meno erogato dall’Alaco e qualche d’uno in più fornito dalle sorgenti di montagna, proprio come in ben quattro anni di tempo, dal 2011 ad oggi, non si è riuscito a fare.
Una scommessa da considerarsi a dir poco ardua, sia per i tempi d’azione ormai ristretti, sia per la condizione di “solitudine” alla quale sembra però abbandonato da mesi il primo cittadino. Sono davvero sporadiche infatti le occasioni in cui il resto della maggioranza comunale viene avvistato negli uffici dell’ente. Assenze che sembrano significative rispetto al futuro della compagine amministrativa e rispetto, in particolare, alle intenzioni del dominus del locale centrodestra e capogruppo di maggioranza in Consiglio comunale, Nazzareno Salerno. Non è un mistero, infatti, che i rapporti tra lo stesso Salerno e Rosi siano logorati da tempo e, gioco forza, la paventata “rivoluzione” del primo cittadino, potrebbe dunque non bastare a chiudere il cerchio in previsione di una potenziale riconferma. Sembra anzi – riferiscono fonti vicinissime al consigliere regionale di Forza Italia – che le possibilità per Rosi di vedersi riconfermato a capo della lista berlusconiana, nonostante tutti gli sforzi, siano da considerarsi pressoché nulle. A tal proposito, Salerno, già da settimane, avrebbe iniziato a guardarsi attorno con l’intenzione di varare un progetto ambizioso e del tutto rinnovato, a capo del quale collocare un professionista proveniente dalla cosiddetta società civile e comunque distante, almeno fino al momento, dalla vita politica cittadina. A suo sostegno, in lista, solo parte dell’attuale maggioranza e lo stesso Nazzareno Salerno, pronto a dare appoggio massimo e diretto ad un progetto che possa ridare entusiasmo alla cittadinanza e riuscire a spazzare in un solo colpo di spugna tutti i fallimenti amministrativi dell’attuale squadra di maggioranza.