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Sabato, 14 Gennaio 2017 14:24

Serra, primi passi verso il distacco da Sorical. Il sindaco Tassone: ‘Dalle parole ai fatti concreti’

Scritto da Redazione
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«Dall’amministrazione passata abbiamo ereditato un progetto privo di copertura economica da parte della Regione, con la contestuale perdita definitiva di un finanziamento di 250mila euro destinato al sistema idrico locale. Abbiamo recuperato un danno che avrebbe potuto rivelarsi ingente per la comunità, sia per l’esigenza di arrivare al distacco da Sorical, sia in termini finanziari per le casse dell’ente».

Con queste parole il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, ha aperto la conferenza stampa tenutasi nella tarda mattinata odierna all’interno del Municipio cittadino sulle novità inerenti al progetto per il potenziamento del sistema idrico locale. All’interno della sala giunta, alla presenza quasi unanime dei componenti dell’amministrazione in carica dallo scorso giugno, Tassone ha dunque rivelato alla stampa i passi che hanno portato al recente decreto dirigenziale numero 16090 del 15 dicembre scorso, attraverso il quale è stato assegnato «un finanziamento “ex novo” dall’importo di 250mila euro, con rate quindicennali da 16700 euro, per il cofinanziamento di un intervento finalizzato al potenziamento del sistema idrico». 

«Per essere più chiari nei confronti della comunità – ha continuato il sindaco – occorre ricostruire tutta la vicenda», caratterizzata da un travagliato iter burocratico legato «alle negligenze dell’amministrazione uscente» guidata dall’ex primo cittadino Bruno Rosi. «Nell’ottobre del 2012 – ha spiegato Tassone – la Regione ha destinato un contributo di 250mila euro per il potenziamento del servizio idrico al Comune di Serra. Ma i vecchi amministratori, pur nell’emergenza per i noti disagi connessi al servizio idrico, hanno inspiegabilmente preso tempo fino al 2014. E proprio il 3 novembre di quell’anno la Regione ha deciso di revocare, con decreto, il finanziamento per “inadempienza dei soggetti attuatori”. Il finanziamento è stato dunque revocato dalla Regione, nonostante il successivo 23 dicembre sia stata emessa, per mero errore, una nota di conferma». Quest’ultima però, a parere del primo cittadino, non avrebbe chiaramente pesato per un’ipotetica garanzia del mantenimento del finanziamento «ormai estinto, perché un decreto non può essere rettificato per mezzo di un atto gerarchicamente inferiore, né tanto meno da una semplice nota dirigenziale frutto di un evidente errore degli uffici regionali».

«Dal momento del nostro insediamento – ha spiegato ancora il primo cittadino – ci siamo attivati per recuperare i fondi, in quel momento privi di finanziamento della Regione per un intervento esoso che sarebbe gravato, di conseguenza, tutto sulle spalle del Comune. In tal senso fondamentale è stata l’interlocuzione, rivelatasi positiva, con il presidente Mario Oliverio, avuta grazie all’impegno del consigliere regionale Michele Mirabello e che ha condotto alla pubblicazione di questo nuovo decreto. Solo in funzione di ciò, potremmo dare il via ai lavori, così come faremo a seguito dell’espletamento di poche altre procedure ancora necessarie».

I lavori – come anticipato ieri dal Vizzarro – saranno dunque effettuati dalla Condotte Srl, con sede in Migliuso (provincia di Catanzaro). L’azienda si è aggiudicata la realizzazione dell’intervento con un ribasso percentuale offerto del 35% circa sull’importo originario, pari a 146mila euro (comprensivi di costo per il personale e oneri di sicurezza non soggetti a ribasso). Erano state, complessivamente, ben 67 le imprese partecipanti, pronte a presentare un’offerta per l’aggiudicazione dei lavori (una era stata esclusa dalla selezione). «Adesso che c’è stata l’omologazione dell’aggiudicazione dei lavori – ha concluso Tassone – porteremo a termine gli altri adempimenti per passare poi, nei prossimi mesi, all’avvio dell'intervento. Questo significa passare dalle parole ai fatti concreti e per questo intendo ringraziare tutti i componenti dell’amministrazione, consiglieri ed assessori, che si stanno spendendo con abnegazione».

A chiarire ulteriori ragguagli sull’intervento è stato poi il vicesindaco Walter Lagrotteria, che ha spiegato come i lavori si concentreranno in particolare «sui pozzi di località Castagnari, uno dei quali è al momento bloccato per colpa di interventi maldestri posti in essere dall’amministrazione Rosi, e sul serbatoio di “Sorgive-Scorciatina”, che va ripristinato, anche questo non in funzione da qualche anno, ed in grado di offrire un ingente quantitativo d’acqua». 

Nel complesso l’intervento dovrebbe portare nelle tubature comunali almeno 8 litri d’acqua al secondo. Si tratterà, dunque, di acqua derivante da fonti pubbliche, con l’obiettivo graduale di rendersi indipendenti da Sorical. Un lavoro reso possibile – sempre a parere di Lagrotteria – anche «grazie ai rapporti validi che ci sono attualmente con la Regione. In tal senso stiamo riscontrando una collaborazione concreta e fattiva, a dispetto di quanto avveniva negli anni scorsi, quando gli amministratori che partivano da questo Comune per andare agli uffici regionali, tornavano molto spesso a mani vuote e dopo diverse ore di anticamera in attesa di essere ricevuti. Pertanto – ha concluso il vicesindaco – chi ha colpe dovrebbe avere quantomeno la decenza di rimanere in silenzio».