«Ancora un’altra pagina nera nella storia di questa consiliatura è stata scritta da una maggioranza sprezzante e inconsistente, che continua a non voler tener conto dei cittadini/elettori serresi, calpestando ogni regola democratica e non dimostrando alcuna considerazione del consiglio Comunale, quale organo istituzionale, che rappresenta il luogo dove i consiglieri, attraverso un libero ed aperto confronto, dovrebbero esprimere le loro idee su quello che è l’indirizzo politico-amministrativo che decide le sorti della comunità».
Lo affermano in una nota i consiglieri comunali di opposizione Walter Lagrotteria, Valeria Giancotti e Brunella Albano i quali sostengono che «nella seduta consiliare del 26 aprile scorso, il sindaco e i suoi consiglieri ombra, con la loro presenza/assenza, con il loro atteggiamento e le posizioni tenute, hanno confermato, ancora una volta, che il consiglio comunale non è la sede preposta a discutere e decidere su atti fondamentali per il futuro della nostra cittadina». Una seduta che, a loro giudizio, «ha visto il sindaco assumere un atteggiamento frettoloso e superficiale non consono al suo ruolo istituzionale - visti anche i punti all’ordine del giorno (bilancio preventivo 2019 e documento unico di programmazione) - con il quale ha voluto, deliberatamente, sminuire la funzione e la personalità dei suoi stessi consiglieri di maggioranza arrivando a imporre, zittendoli, a non rispondere alle numerose domande da noi poste rispetto a problematiche cruciali per la nostra comunità che riguardano: il problema dell’ acqua; la futura gestione della raccolta dei rifiuti; la gestione del territorio e, in particolare, le strade; la politica a sostegno delle fasce più deboli; la gestione dell’area del Santuario di Santa Maria; la biblioteca comunale; i rapporti e l’attenzione che si intende dare al mondo della scuola; quali scelte strategiche intendono assumere rispetto alla valorizzazione turistica del territorio; sul perché un’amministrazione che dice di voler valorizzare le attività delle associazioni presenti sul territorio non inserisce nel bilancio, a differenza degli anni scorsi, nemmeno un euro da devolvere a sostegno delle stesse. E ancora: domande sui lavori pubblici e sulle opere incompiute che finora hanno dato luce solo a tanti ed evanescenti comunicati stampa ma a poca concretezza (vedi, ad esempio, l’intervento riguardante “i lavori di potenziamento del sistema idrico”, che doveva rappresentare il primo passo verso il distacco da Sorical ma che, realmente, ancora oggi, non ha portato alcun beneficio ai cittadini serresi. Rispetto a tutte le domande poste e da noi argomentate - proseguono Lagrotteria, Giancotti e Albano - abbiamo assistito a ciò che mai avremmo pensato che in un consiglio comunale di Serra potesse accadere. Mai, nemmeno nei momenti più bui delle peggiori amministrazioni passate. Vedere tutti i consiglieri e assessori delegati con il capo chino e in evidente imbarazzo davanti ad un sindaco che, con il suo “coraggio e forte carattere”, piuttosto che aprirsi a un confronto democratico nell’interesse dei cittadini, lo rifiuta definendolo “strumentale”, arrivando persino ad imporre ai suoi consiglieri di non rispondere, proponendo, addirittura, la votazione immediata del documento unico di programmazione. Così facendo, hanno dato prova, se ce ne fosse stato ancora bisogno, di un’imbarazzante inadeguatezza e di uno scarso senso delle istituzioni, confermando che il loro agire ha poca considerazione del bene di Serra e subendo quanto imposto dall’alto, il tutto solo e unicamente nell’interesse dei loro capi».
A giudizio di Lagrotteria, Giancotti e Albano, «le uniche cose degne di nota apprese durante l’ultima seduta consiliare sono: che dobbiamo prendere atto, per come confermato dal sindaco, che le attività di programmazione e progettazione svolte fino ad ora nei vari ambiti, che oggi hanno visto e nel prossimo futuro vedranno il loro concretizzarsi di finanziamenti regionali e ministeriali all’ente, sono da attribuirsi al lavoro svolto da noi sottoscritti, “consiglieri dissidenti”; che, per come dichiarato dal sindaco, “non è vero che ci sia stata una mancanza di agibilità amministrativa nel corso dei tre anni trascorsi, ma solo nell’ultimo periodo”. Solo, aggiungiamo noi, da quando il capo ha deciso che così doveva essere e che era opportuno avere solo soldatini obbedienti e silenziosi da comandare; che la maggioranza è basata su un accordo politico e non civico, così come affermato dal sindaco e come da noi sostenuto, sin dall’inizio; basato su un “accurduni” che non ha certo come obiettivo l’interesse dei cittadini serresi; la certezza di trovarsi di fronte un sindaco, un vicesindaco, degli assessori e consiglieri delegati totalmente incapaci e inadeguati a svolgere il proprio ruolo».
In conclusione, Lagrotteria, Giancotti e Albano, invitano la «maggioranza/minoranza che oggi amministra la nostra cittadina senza alcuna legittimazione popolare a rassegnare le dimissioni».