Le procedure di reclutamento dovrebbero essere avviate dunque nei prossimi giorni, così come d’altronde era già avvenuto nel corso della scorsa settimana per la selezione di 10 infermieri, ai quali si aggiungeranno 10 operatori sociosanitari, 2 dirigenti professionali, 2 dirigenti farmacisti e 2 amministrativi. Per quel che riguarda, invece, nello specifico, i dirigenti medici da destinare ai diversi presidi sanitari ubicati sul territorio provinciale, saranno ben 22 quelli destinati allo “Jazzolino” di Vibo Valentia, dei quali 1 per il reparto di Cardiologia, 3 per l’Ortopedia, 1 per la Pediatria, 4 per la Terapia intensiva, 8 per l’Mcae, 3 per l’Urologia e 2 per la Radiologia. Striminzito invece il risultato portato a casa dai vertici dell’Azienda sanitaria di Vibo, per il presidio ospedaliero “San Bruno”, per il quale è previsto il reclutamento di un solo anestesista, che andrà dunque ad affiancare il solo ed unico altro medico in funzione presso il reparto di Anestesia e Riabilitazione del presidio serrese, ciò nonostante le disposizioni introdotte dal documento per la riorganizzazione della rete ospedaliera, varato dallo stesso Scura nell’aprile scorso, che prevede in realtà per i presidi classificati come ospedali di “zona montana”, la presenza di 4 anestesisti h12 con reperibilità notturna.
Soddisfazione a metà, dunque, per la sanità della fascia montana del Vibonese, che, tra le altre cose – sempre in tema di carenza di personale – continua a fare i conti con il grosso utilizzo di risorse economiche e con le criticità registrate anche per la cosiddetta Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza, dove si conta la presenza di un medico strutturato di Pronto Soccorso e di altri 4 di continuità assistenziale o strutturati al 118 che svolgono a rotazione attività straordinaria notturna con costosissime “prestazioni aggiuntive”. Un grosso impiego di risorse economiche che, in tempi di tagli e risparmi, risuona come una pesante ed inspiegabile contraddizione.
L’Azienda sanitaria provinciale di Vibo, comunque – attraverso un comunicato stampa diffuso ieri –, oltre ad esprimere il proprio compiacimento per la decisione operata dal commissario Scura, ha fatto sapere che «provvederà, senza ritardo, al reclutamento delle professionalità per le quali risultano ancora valide le proprie graduatorie concorsuali (Pronto soccorso, Anestesia e Radiologia), attivando, nel contempo, per i restanti profili, le procedure di mobilità o concorsuali, comprese quelle riservate per la stabilizzazione del personale precario, previste dalla vigente normativa».