Si capisce bene, come la polemica strumentale che sta tenendo banco in questi giorni sulla vicenda, faccia parte di una strategia messa in atto dal centrodestra e da diversi gruppi trasversali per delegittimare il ruolo politico dell'On. Bruno Censore, al quale siamo legati da affetto e stima, che è politico di spessore morale e umano, nonché uno dei dirigenti nazionali del Partito democratico più attenti e attivi per la risoluzione delle ataviche problematiche che affliggono la nostra terra.
Si è voluto artatamente puntare l'indice contro l'On. Censore per un comportamento dallo stesso mai tenuto, con l'intento di esporlo mediaticamente e negativamente, nonché tutto il Pd calabrese nel momento in cui il Partito si trova a combattere una dura battaglia in favore delle riforme costituzionali.
Comprendiano che il lavoro posto in essere dalla stragrande maggioranza del Pd a favore del Sì in occasione del referendum del 4 dicembre, crei fastidio a quella parte di politica che vede nelle riforme costituzionali la fine di una politica demagogica e poco rappresentativa dei cittadini, ma il PD andrà avanti per la sua strada a favore del cambiamento.
Ernesto Magorno
Segretario regionale Pd
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