Spetterà adesso al Viminale nominare la triade che andrà ad acquisire la gestione ordinaria del Comune di Dasà, colpito, quindi, da un vero e proprio terremoto politico che già aleggiava comunque nell’aria da diverso tempo. Infatti, anticipatamente alle dimissioni del primo cittadino, protocollate quindi a fine agosto, erano arrivate, cinque giorni prima, quelle dell’assessore Assunta Maggio, uscita il 26 agosto scorso, non solo dalla giunta ma anche definitivamente dalla compagine consiliare.
D’altronde lo stesso Corrado, nel rendere noti i motivi che lo hanno portato ad intraprendere questa scelta, aveva fatto diretto riferimento alle dimissioni della Maggio, ma anche alle defezioni che già in precedenza avevano interessato la maggioranza comunale. Poi, a distanza di quasi dieci giorni, dalle dimissioni del primo cittadino, l’8 settembre, anche il vicesindaco, Raffaele Scaturchio, aveva depositato analogo provvedimento, lasciando la carica di assessore e la delega di vicesindaco che gli era stata conferita il 19 maggio del 2012.
«Sono venuti meno i presupposti per i quali c'era stato affidato il mandato dalla popolazione dasaese», ma non sussistono neppure «i presupposti di un rapporto all'interno della maggioranza», così Corrado aveva motivato la sua scelta per molti estrema, per altri ancora necessaria. Nelle prossime ore è attesa la nomina del commissario che guiderà Dasà fino alla prossima tornata elettorale.