Una decisione senza precedenti, che sarebbe dettata dall’esigenza di “vendicare” lo sberleffo incassato proprio dagli attivisti dem di Acquaro in occasione delle amministrative del 2015. In quel caso ad aggiudicarsi le elezioni era stata una delle liste concorrenti, guidata dal primo cittadino Giuseppe Barilaro. Una compagine civica che di fatto aveva surclassato, in termine di consensi, quella che proponeva invece la candidatura del segretario cittadino del Pd, Domenico Stramandinoli.
Ma nonostante ciò nella cittadina delle Preserre, in occasione dei successivi festeggiamenti, ad urne ancora fumanti, erano arrivati a condividere la gioia di Barilaro anche il governatore Mario Oliverio ed il consigliere regionale del Pd Michele Mirabello. Un gesto che è stato visto, evidentemente, come uno sgarbo vero e proprio, con i massimi rappresentanti dem regionali e del Vibonese pronti a far festa per la sconfitta di una lista guidata dal segretario locale del Pd. Ad Acquaro però sembra che nessuno abbia la memoria corta, né tantomeno gli attivisti dello stesso Partito democratico, quelli realmente iscritti al circolo cittadino, che a distanza di due anni esatti hanno dunque deciso di servire il piatto freddo della vendetta. Al culmine di una riunione tenutasi ieri gli attivisti, all’unanimità, hanno dunque deciso di non allestire il seggio per le primarie dell’ormai imminente 30 aprile. Una decisione presa in aperta protesta e che sta già suscitando scalpore, ma per la quale pare non possano ormai registrarsi improvvisi ripensamenti.