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Giovedì, 20 Maggio 2021 10:43

Soriano, apertura straordinaria del Polo museale con visita guidata

Scritto da Redazione
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Domenica prossima, 23 maggio, il Polo museale di Soriano Calabro effettuerà un’apertura straordinaria delle sale espositive situate all’interno del cinquecentesco convento domenicano, che comprende il Museo del terremoto, il Museo territoriale della ceramica medievale e moderna e la Pinacoteca.

«Non perdete l’occasione di visitare i nostri musei, il Parco archeologico e il borgo di Soriano Calabro», è l’appello che la direttrice Mariangela Preta lancia attraverso la pagina Facebook del Polo museale, nella quale «viene spiegato come organizzarsi per passare quella che, a ben ragione, può definirsi una “domenica speciale”, ovvero questa domenica 23 maggio, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. Infatti, si potrà partecipare alla visita guidata con archeologo ma solo su prenotazione, scrivendo direttamente a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., in quanto gli ingressi saranno contingentati e regolati, causa Covid, dalle norme previste dal vigente dpcm, con un numero massimo di visitatori per turno di 15 persone».

«Il Museo del terremoto - afferma la direttrice - rappresenta un unicum in Italia per scopo e tipo di realizzazione, allocato negli ambienti sotterranei dell’edificio storico. Il museo, infatti, vuole essere un punto informativo stabile di carattere sia scientifico (sismologia, geologia, sismologia storica), che culturale, presentando il terremoto come fenomeno naturale e la storia dei terremoti, ossia i loro impatti, i problemi sociali ed economici indotti, le risposte date dalle istituzioni e dalle culture del tempo. È una storia sconosciuta alla cultura diffusa, ma importantissima, in grado di favorire la crescita di una nuova percezione del rischio sismico e della sicurezza abitativa, basata su conoscenze scientifiche e storiche. Un museo all’avanguardia dove il supporto tecnologico e la multimedialità giocano un ruolo fondamentale. Nel Museo territoriale della ceramica medievale e moderna - prosegue Mariangela Preta - sono esposti manufatti che coprono un arco cronologico che va dall’Alto Medioevo al XX secolo. All’interno sono esposti materiali ceramici provenienti da centri abbandonati come Mileto Vecchia, Rocca Angitola, Belforte, Motta San Demetrio, ma anche importanti centri produttivi come Soriano e Vibo Valentia». Infine, ma non per ultima, la Pinacoteca, che «raccoglie numerosi dipinti antichi che facevano parte del complesso domenicano unitamente ad alcune opere moderne, tra cui spiccano Colao, Cefaly ed Enotrio».