Stampa questa pagina
Sabato, 12 Dicembre 2020 18:34

Raffaele Tucci, la famiglia ricorda in un documentario l’“artista devoto” – IL TRAILER

Scritto da Redazione
Letto 2618 volte

A 10 anni dalla sua scomparsa la famiglia Tucci ricorda il proprio congiunto artista in un documentario, preziosa testimonianza di un uomo entrato nel novero della generazione delle maestranze. Il segno lasciato dall’artista Raffaele Tucci nelle Serre è forte quanto i solchi creati dal suo scalpello nel legno, plasmato con cura e dedizione in preziosa opera d’arte. I suoi lavori, quanto i famosi restauri, sono presenti in quasi tutte le chiese del circondario. Una produzione artistica che gli è anche valsa anche l’attributo di “artista devoto”. Le sue opere sono distribuite da Spadola, luogo in cui ha operato e vissuto di più, passando per Serra San Bruno, paese delle maestranze e di cui si sentiva figlio artistico, fino a San Vito sullo Jonio. Tra le sculture più importanti il Cristo (realizzato nell’arco di 15 anni) e la Via crucis custodite entrambe nella chiesa di San Nicola a Spadola, gli intagli del portone di Santa Maria del Bosco di Serra, il portone del Santuario della Consolazione di Brognaturo (poi fuso in bronzo) e le varie processionali della confraternita dei Sette dolori di Serra… solo per citarne alcune.

Per il decennale della morte la famiglia del compianto artista ha prodotto dunque un documentario che sarà presentato il prossimo 12 gennaio 2021, anniversario della nascita dell’artista. Al fine di promuovere il futuro docu-film, è stato realizzato un trailer che ripercorre in anteprima alcuni punti salienti della sua storia. Filo conduttore della ricostruzione biografica di Raffaele Tucci sono state le opere presenti nel territorio delle Serre calabre, attraverso le quali si ripercorre la sua ricerca artistica, arricchita di aneddoti sulla generazione delle maestranze. 

Tra le persone che hanno raccontato i vissuti dell’artista, assidui frequentatori anche del suo laboratorio, lo storico dell’arte Domenico Pisani (figlio dell’artista Giuseppe Maria), il maestro Vincenzo Grenci e il dottore Bruno Tassone. Assieme a loro tanti altri che hanno avuto modo di conoscere la sua tecnica e l’immensa passione dell’artista. Il loro è stato un prezioso contribuito per ricostruire la memoria di un uomo che ha dato tantissimo al territorio delle Serre calabre.

Le riprese video e la fotografia sono a cura del video-maker Gerardo Mandiello e del fotografo Biagio Tassone.

Video