L’istituto, con un progetto didattico associato al Pon C1, vuole offrire un nuovo spunto di riflessione in merito a questo periodo storico riaprendo, così, il dibattito sulla coscienza collettiva e la memoria condivisa di chi ha combattuto la guerra. Grazie alle fonti orali, scritte e fotografiche si è potuto ripercorrere sia la vita dei soldati sia la storia di chi ha subìto il conflitto aspettando il ritorno dei propri cari. Nella mostra si è cercato di «inserire nel proprio quadro tutti i fatti conosciuti e conoscibili che abbiano un certo rilievo, in un senso o nell’altro, per il tema della ricerca o per l’interpretazione proposta». Le cartoline dal fronte, i testi giornalistici, le lettere dei combattenti, i cimeli, le immagini aprono uno squarcio inedito sulla storia europea della prima metà del Novecento.
L’inaugurazione della mostra sarà preceduta da un convegno che vedrà come ospiti i parenti dei soldati e prigionieri di guerra raccontare le vicende dei propri familiari. Questo incontro inaugurale, che si terrà sabato 23 maggio alle ore 10.00 presso la Sala Chimirri di Serra San Bruno, sarà moderato dalla dottoressa Maria Grazia Franzè e vedrà tra i relatori anche il dirigente dell’istituto Antonino Ceravolo e il professore Salvatore Luciani. La mostra “Carissima Pippinuzza”, allestita presso il Salone del cinema Aurora in corso Umberto I, grazie alla gentile concessione di Brunello Pelaia, sarà aperta tutti i giorni fino al 28 maggio dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00 in virtù della vigile collaborazione degli alunni che hanno preso parte al suo allestimento.