Il sindaco, Domenico Donato, celebra così l'importante riconoscimento internazionale conquistato dal giovane scienziato calabrese di soli 34 anni che ha appena ricevuto il prestigioso premio “Eppendorf&Science” per la neurobiologia.
Nato e cresciuto a Chiaravalle Centrale, laurea in biotecnologie a Roma, poi dottorato a Basilea, Flavio Donato oggi lavora da ricercatore post-doc all'università di Trondheim, in Norvegia. Con risultati eccezionali. «Sono al quarto anno in Norvegia e mi trovo bene», ha dichiarato a “Repubblica” parlando delle sue attività di studio accanto ai coniugi Edvard e May-Britt Moser, Nobel per la medicina nel 2014. Donato ha tutte le ragioni per essere soddisfatto. Come scrive nel saggio su “Science” che gli è valso il primo premio, il suo lavoro ha a che fare con “le istruzioni di assemblaggio di una scatola molto speciale: il cervello”. «Abbiamo un gruppo di componenti, i neuroni, che devono essere assemblati in modo preciso per svolgere una funzione», spiega Donato. «Noi vorremmo capire dove nasce il libretto delle istruzioni». Donato si è concentrato su quel circuito cerebrale che ha fatto sì che i Moser conquistassero il Nobel. Si tratta di una rete formata da due aree che si chiamano corteccia entorinale e ippocampo: «È il network di neuroni che permette al cervello di crearsi una mappa dello spazio in cui vive, un contenitore in cui collocare i ricordi e pianificare le azioni future. È grazie a questa struttura che ricordiamo dove abbiamo parcheggiato la macchina la mattina e pianifichiamo il tragitto per riprenderla la sera. Ed è lei, guarda caso, a essere attaccata per prima dalla proteina tau che causa l'Alzheimer».
Intanto, tutta la comunità di Chiaravalle Centrale si “coccola” questo suo figlio illustre e il sindaco preannuncia, a breve, una grande manifestazione per celebrarne i successi.