Doveva essere questo l'obiettivo del bando regionale “Case accessibili”, varato alla Regione Calabria nel giugno del 2011. Doveva, sì, perché – come anticipato ieri da Il Vizzarro – mentre negli altri comuni della regione i finanziamenti sono stati erogati già da diversi mesi, per quel che riguarda Serra San Bruno invece, ad oggi, i pagamenti risultano del tutto bloccati.
I quattro soggetti destinatari – tutti affetti da disabilità grave – sono completamente all’oscuro rispetto agli sviluppi della vicenda o al motivo che abbia portato alla prolungata fase di stallo, tanto da non avere alcuna notizia precisa e definitiva su che fine possano aver fatto le somme destinate a coprire i lavori di adeguamento architettonico e strutturale già effettuati nelle rispettive abitazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Con le ditte esecutrici dei lavori pronte a reclamare il pagamento dovuto per l’esecuzione dei lavori, dopo mesi e mesi di attesa ed un lunghissimo trantran burocratico, uno dei parenti dei soggetti beneficiari ha deciso di prendere carta e penna, scrivendo una lettera indirizzata direttamente al neo governatore della Calabria, Mario Oliverio, per avere celeri chiarimenti sui fatti. Una missiva che al momento resta senza risposta e che vi proponiamo di seguito.
«Caro presidente Oliverio, sono un abitante di questa bella regione, anche se non sono calabrese. Ho un cognato che dalla nascita è disabile e quattro anni fa ha partecipato ad un bando per avere un contributo per adeguare la sua abitazione per una maggiore vivibilità. Da circa due anni è risultato beneficiario di detto contributo. Come mio cognato anche altri qiattro beneficiari qui a Serra San Bruno, ma nonostante tutto ad oggi dopo aver anticipato diverse migliaia di euro, del famoso contributo nulla si sa. A cadenza trimestrale vengono richiesti sempre nuovi documenti, ma di contributo nulla. Le scrivo affinchè lei, che sicuramente è sensibile a questo tipo di problema, ponga fine a questa lunga attesa che sicuramente non è molto sostenibile da chi già sostiene una condizione di disagio notevole nella sua vita. La ringrazio e le auguro un buon lavoro per questa regione che ha bisogno di tanta buona volontà».
Giovanni Catanzaro