Il provvedimento, secondo quanto riportato dal Corriere della Calabria, riguarda il crollo di una parte di strada, in località “Giglioli” nel territorio di Maierato, che aveva causato un periodo di chiusura al traffico, successivamente riaperto dopo che la Provincia di Vibo aveva effettuato sul luogo una sorta di bypass per evitare il tratto franato. Oltre a procedere al sequestro, eseguito dagli uomini della Guardia di finanza vibonese, gli uffici guidati dal neo procuratore Bruno Giordano hanno iscritto nel registro degli indagati tre persone: un ex dirigente (oggi in pensione) e due funzionari della Provincia di Vibo, cui spetta la competenza sulla parte vibonese della ex statale 110. I lavori portati a termine negli ultimi anni, a giudizio della Procura, non avrebbero affatto risolto la situazione ma, al contrario, il rischio per l'incolumità pubblica sarebbe tuttora reale e tangibile. Per questo il sostituto procuratore Claudia Colucci ha formulato per i tre indagati l'accusa di aver causato la frana e di aver messo in pericolo la sicurezza pubblica.
La ex 110 torna dunque ad essere interdetta al traffico all'altezza del lago Angitola finché l'ente presieduto da Andrea Niglia – nominato amministratore giudiziario del tratto sequestrato – non provvederà a rimettere in sicurezza il tratto franato.