A spiegare questi dettagli nella giornata di ieri, secondo quanto riportato dall'Agi, nel corso del processo nei confronti di Emanuele Rodonò e Maurizio Lento - i due ex dirigenti della Squadra Mobile di Vibo, accusati di concorso esterno in associazione mafiosa - e dell'avvocato, Antonio Galati, è stato il colonnello del Ros, Giovanni Sozzo, nell'ambito dell'indagine Minotauro, condotta dalla Dda di Milano, i cui atti sono successivamente confluiti nell'inchiesta Purgatorio.
Lo scopo della cena, tenutasi a Limbadi, doveva essere quello di impedire, in sostanza, che fazioni interne al clan e ostili al boss Pantaleone Mancuso, potessero attuare richieste estorsive nei confronti dell'agriturismo.