Più in particolare gli operatori dell’Ente di tutela ambientale hanno proceduto alla rimozione di due enormi immondezzai abusivi che inquinavano e inficiavano altrettante località di particolare pregio naturalistico e ambientale, “Lu Bellu” e “Belle Donne”, rispettivamente ricadenti nei comuni di Serra San Bruno e di Mongiana che hanno dato il loro contributo per il buon esito dell’operazione di pulizia straordinaria.
Al fine di recuperare le aree interessate e per restituirle allo splendore naturale che caratterizza il comprensorio delle Serre, il personale del progetto “Natura e turismo” - nato dalla collaborazione con l’Azienda Calabria Lavoro –, indirizzato dal coordinatore dei lavori Antonio Gallè, è stato impegnato nelle valli del comprensorio montano delle Serre vibonesi in una operazione senza precedenti, munito di mezzi speciali e supportato dai Comuni di Serra San Bruno e Mongiana. Sono state rimosse due vaste discariche abusive caratterizzate dalla presenza di rifiuti di ogni tipo che inquinavano, minacciavano l’ecosistema e nel contempo costituivano un serio pericolo come possibili focolai d’incendio che mettevano a repentaglio diversi ettari di foresta e di beni ambientali.
«Il risultato ottenuto dopo l’intervento straordinario che ha permesso a due importanti aree naturalistiche di tornare sgombere da rifiuti di ogni genere – ha detto il Commissario straordinario del Parco delle Serre Antonio Errigo – è da considerarsi un successo non solo per il Parco ma anche per l’intero territorio in cui ricade l’Area protetta della Regione Calabria. È una tappa fondamentale ma non definitiva nella lotta contro le discariche abusive, perché il nuovo approccio gestionale vuole andare avanti e perseguire la strada della tutela degli habitat agendo in tutte le direzioni per impedire scempi paesaggistici e ambientali. Il Parco delle Serre – ha concluso Errigo – metterà in campo una politica volta alla prevenzione utilizzando il personale di Vigilanza in organico all’Ente e denunciando eventuali comportamenti illeciti alle forze dell’ordine».