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Lunedì, 29 Giugno 2015 17:50

'Luce nei boschi', chiesti due ergastoli per l'omicidio dei fratelli Loielo

Scritto da Redazione
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Il pm della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Marisa Manzini, ha chiesto tre ergastoli e due assoluzioni nell'ambito del processo nato a seguito dell'operazione antimafia denominata “Luce nei boschi”, che mira a fare chiarezza su diversi fatti di sangue che si sono consumati nel corso degli anni nell'ambito della guerra di 'ndrangheta che ha interessato la zona a cavallo tra i comuni di Gerocarne, Soriano e Sorianello, e che ha visto contrapposti il clan degli Emanuele e quello dei Loielo. 

Secondo quanto riportato dall'Agi, in particolare, per il duplice omicidio dei fratelli Giuseppe e Vincenzo Loielo, avvenuto a Gerocarne nell'aprile del 2002, il pm Manzini ha chiesto l'ergastolo, più l'isolamento diurno per 18 mesi, nei confronti di Bruno Emanuele, 43 anni, considerato dagli inquirenti al vertice dell'omonimo clan delle Preserre, e nei confronti del suo presunto braccio destro, Vincenzo Bartone, 47enne di Gerocarne. L'ergastolo è stato chiesto anche per Giovanni Loielo, cugino dei fratelli Loielo uccisi nel lontano 2002, accusato invece degli omicidi di Raffaele Fatiga e Rocco Maiolo, quest'ultimo presunto boss di Acquaro e, all'epoca dei fatti, contrapposto proprio ai Loielo.

Gli imputati dovranno rispondere anche dei tre tentati omicidi ai danni degli stessi fratelli Loielo.

Chiesta, invece, l'assoluzione per Gaetano Emanuele, 40enne, e Franco Idà, 50enne, rispettivamente fratello e cognato di Bruno Emanuele.