Dopo una serie di controlli, il Cfs ha accertato che si trattava di un terreno boscato costituito da macchia mediterranea e, per questo, soggetta sia a vincolo paesaggistico che idrogeologico. Inoltre dalle informazioni acquisite presso il Comune di Isca, il Dipartimento Agricoltura e Foreste della Regione Calabria, la società interessata e la stessa ditta esecutrice dei lavori, sulla composizione e sulla struttura della vegetazione realmente presente è emerso che era stato dichiarato, da diversi soggetti (tecnici e pubblici amministratori oltre che dalla ditta coinvolta) che i terreni non erano coperti da vegetazione con essenze boschive al fine di poter accedere alla procedura semplificata di accesso alle autorizzazioni per l’installazione della pala eolica (cosiddetto minieolico).
Per questi motivi, si è proceduto al sequestro del manufatto, della strada di accesso e dell’area interessata dai lavori, oltre ovviamente alla denuncia dell’amministratore della società coinvolta, del progettista, del direttore dei lavori, dell’impresa esecutrice dei lavori e del responsabile ufficio tecnico interessato dall' istruttoria, a vario titolo ed in concorso per violazione alle norme in materia paesaggistico-ambientale, urbanistica, oltre che per le varie attestazioni risultanti non rispondenti al reale stato dei luoghi e della vegetazione esistente. Il sequestro effettuato dalla Polizia giudiziaria è stato convalidato ed il gip, con propria ordinanza, ha emesso il relativo decreto di sequestro preventivo.