Il conducente del furgone colpito dall’atto intimidatorio, secondo quanto emerso in queste prime ore, è un dipendente dell’impresa edile campana che da mesi si sta occupando dei lavori di recupero e rifunzionalizzazione dell’ex carcere mandamentale ubicato in zona “San Rocco”. La struttura, che dovrà essere trasformata in museo/pinacoteca comunale grazie all’impiego dei fondi comunitari Pisl-Calabria, era stata messa a bando dal Comune di Serra San Bruno con procedura di gara aperta per un importo complessivo dell’appalto di circa 450mila euro. Ad aggiudicarselo nel dicembre 2013 era stata proprio l’impresa edile, con sede legale in Campania, a danno della quale è stato dunque consumato questa notte l’atto intimidatorio. Sul caso stanno conducendo le prime indagini gli uomini della Stazione dei Carabinieri di Serra San Bruno, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, che già durante la notte si erano recati sul posto per effettuare i primi rilevamenti, transennando il parcheggio in cui si è verificato il fatto.
Il punto in cui è stato effettuato l’atto intimidatorio, tra l’altro, è lo stesso identico in cui, nel luglio 2013, venne dolosamente data alle fiamme una autovettura della Croce Rossa. La via, da tanti anni, è completamente al buio, del tutto priva di illuminazione pubblica. Una condizione che non può che aver agevolato l’operato degli intimidatori.