Stampa questa pagina
Giovedì, 02 Aprile 2015 18:48

Inchiesta sulla sanitopoli vibonese, una condanna e tre assoluzioni

Scritto da Redazione
Letto 1337 volte

Il Tribunale collegiale di Vibo Valentia, dopo oltre un'ora di camera di consiglio, ha condannato alla pena – sospesa - di due anni di reclusione per il reato di truffa l'imprenditore pugliese, Domenico Liso, titolare del “Consorzio Tie”, nell'ambito del processo “Ricatto”, sulla mancata costruzione del nuovo ospedale di Vibo. A riportare la notizia è l'Agi. 

È scattata, invece, la prescrizione per Domenico Scelsi, considerato il braccio destro dello stesso Liso, mentre sono stati assolti sia l'ex dg dell'Asp di Vibo, Santo Garofalo, che l'ex rup del nuovo ospedale, Fausto Vitiello, entrambi per non aver commesso il fatto. Liso dovrà, inoltre, risarcire i danni all'Asp di Vibo, che si era costituita parte civile nel processo. Dall'accusa di corruzione sono stati, infine, assolti Enzo Fagnani, Garofalo, Liso, Scelsi e Vitiello. Gli imputati sono stati, inoltre, assolti dai reati di turbativa d'asta, estorsione e finanziamento illecito al partito dell'Udc.