Mete turistiche frequentatissime, panorami incantevoli, promontori tufacei a picco su spiagge da cartolina. Da Pizzo a Vibo, da Briatico a Zambrone, e poi Parghelia, Tropea, Ricadi, Joppolo e Nicotera. Quello che sembrerebbe un angolo di paradiso per qualsivoglia turista e visitatore resta però in realtà fuori dall’elite delle spiagge italiane.

Sulla “Costa degli Dei” anche quest’anno non sventolerà alcuna “Bandiera Blu”. Una bocciatura confermata dalla Foundation for Environmental Education (Fee) che, sulla base di criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio (dalla depurazione delle acque alla gestione dei rifiuti, dalle piste ciclabili agli spazi verdi, fino ai servizi degli stabilimenti balneari), ha deciso di non assegnare il prestigioso riconoscimento a nessuna delle località balneari del litorale tirrenico vibonese.

In totale sono 175 i Comuni italiani costieri, per complessive 368 spiagge e 70 approdi turistici, annoverati nella trentaduesima edizione della “Bandiera Blu”. Una graduatoria quella del 2018 che vede primeggiare ancora le località del mar Ligure con ben 27 “Bandiera Blu”. Segue a ruota la Toscana (19 località) e la Campania (18), mentre restano leggermente più staccate le Marche (16), la Puglia (14) e la Sardegna (13). Dopo l’Abbruzzo (9 “Bandiera Blu” delle quali una assegnata al Lago di Scanno) ecco la Calabria che incrementa il numero di località premiate (9 “Bandiera Blu”) grazie alle new entry Tortora (Cosenza) e Sellia Marina (Catanzaro). Confermate invece Roseto Capo Spulico, Praia a Mare e Trebisacce (Cosenza), Cirò Marina e Melissa (Crotone); Soverato (Catanzaro) e Roccella Jonica (Reggio Calabria). Unica provincia non rappresentata resta dunque quella di Vibo Valentia.