Il Coordinamento C.Re.S.Co Calabria, antenna regionale del movimento nazionale C.Re.S.Co, Coordinamento della Realtà della Scena contemporanea, composto da oltre 130 soggetti teatrali professionali operanti sull’intero territorio nazionale, ha protocollato al Comune di Vibo Valentia - nello specificio all'attenzione del sindaco Maria Limardo, dell'assessore alla Cultura Daniela Rotino e della dirigente Adriana Teti - una richiesta di confronto sull’Avviso pubblico per l'individuazione del direttore artistico “Stagione teatrale 2020” di Vibo Valentia.

Il Coordinamento fa riferimento alla presenza di «una serie di anomalie riscontrate nell’Avviso» e, per questo motivo, ne ha chiesto l’annullamento. Tra le anomalie evidenziate, quella relativa ai «tempi e termini di presentazione delle candidature. L'Avviso - scrive il Coordinamento - è stato pubblicato il 28 novembre 2019, con scadenza il 5 dicembre 2019 alle ore 12. Considerando la necessità di organizzare la documentazione richiesta e predisporre un'adeguata candidatura, i tempi risultano insufficienti». Nell’Avviso, inoltre, «non si fa riferimento agli spazi in cui sarà ospitata la rassegna teatrale. Questa omissione rende impossibile la formulazione di una seria e verosimile proposta artistica, poiché la programmazione degli spettacoli è direttamente legata allo spazio in cui essi vengono rappresentati. Peraltro, il programma degli spettacoli richiesto dall'Avviso, costituisce la voce di valutazione che assegna il punteggio maggiore (0/20). La programmazione di una stagione, per sua natura, contempla aspetti tecnici e logistici legati indissolubilmente all'architettura del luogo di rappresentazione. A tal fine, per soddisfare elementari criteri di trasparenza dell’Avviso, sarebbero state indispensabili le indicazioni specifiche (pianta del teatro, misure, pianta planimetrica, dotazione tecnica...) e la possibilità di sopralluogo da parte dei candidati per la predisposizione di proposte artistiche congrue». Il Coordinamento, inoltre, si chiede «in che modo i candidati avrebbero potuto intercettare le linee guida del Comune, dal momento che esse non sono presenti nell’Avviso? E come, d’altro canto, nella valutazione l’Ente avrebbe potuto prescindere da questo importante elemento contenutistico?». Nella richiesta di confronto sono state segnalate anche altre anomalie, relativamente ai parametri economici, al cronoprogramma e ai requisiti richiesti dall'Avviso pubblico, che «risultano generici».