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Mercoledì, 03 Febbraio 2016 12:47

Alunno maltrattato in una scuola di Mileto, chiuse le indagini per 4 insegnanti

Scritto da Redazione
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Il pm della Procura di Vibo, Benedetta Callea, ha notificato l'avviso della chiusura delle indagini nei confronti di quattro insegnanti della scuola media di Mileto, chiamati a rispondere dell'accusa di maltrattamenti in concorso nei confronti di un ragazzo: si tratta, nello specifico, di Nazzareno Carnovale, 36 anni di Vibo, docente di educazione fisica; Rita Dotro, 61 anni, di Spilinga, insegnante d'inglese; Elisabetta Montagnese, 63 anni, di Laureana di Borrello, professoressa di musica; e Domenica Pontoriero, 54 anni, di Drapia, docente di tecnologia.

I fatti contestati, secondo quanto riportato dall'edizione odierna del Quotidiano del Sud, abbracciano tutto l'anno scolastico 2014/2015 al termine del quale i genitori del piccolo alunno - F.P.M., di 12 anni - si videro costretti a cambiare istituto e città in quanto al figlio venne diagnosticato un “disturbo emotivo con tratto ansioso-depressivo reattivo a stress”. Vedendo il ragazzino impaurito e, soprattutto, nervoso nell'andare a scuola, i genitori iniziarono a insospettirsi fino a quando non vennero a conoscenza della questione. Affidandosi all'operato dell'avvocato Aldo Currà, i coniugi presentarono subito denuncia ai carabinieri della Stazione i quali, dopo un'accurata indagine, avrebbero scoperto le presunte condotte violente dei quattro docenti. In particolare, nei primi mesi di scuola del 2014 la Montagnese avrebbe schiaffeggiato il 12enne durante la lezione di musica. Lo stesso avrebbe fatto, nel dicembre successivo, la collega Pontoriero la quale, poi, nel febbraio/marzo del 2015, avrebbe fatto sedere l'alunno lontano dai compagni, in un angolino vicino al cestino e circondato dai rifiuti. Neanche le ore di educazione fisica, però, sarebbero state tranquille per il giovanissimo scolaro apostrofato pesantemente dal suo insegnante che in alcune occasioni lo avrebbe lasciato solo in classe portando, invece, il resto della classe in palestra. Sempre nel mese di marzo la professoressa Dotro non sarebbe corsa in aiuto del 12enne dopo che questi aveva ricevuto un pugno al capo ed era stato sbattuto con la testa al banco. Addirittura, lo avrebbe fatto sedere alla cattedra e dopo averlo raggiunto al piano inferiore dove il minorenne si era recato per telefonare alla madre, di fronte alla classe, la docente avrebbe detto “Vai a chiamare mammina e papino”.

Il ragazzo, adesso, è lontano da quella scuola ma, nonostante tutto, porterà inevitabilmente con sè il peso di quel terribile anno scolastico, che difficilmente potrà dimenticare.