Lo annuncia in una nota l'ente di contrada Bitonto.
Tale verdetto conferma quello emesso in primo grado dal Tribunale regionale delle Acque Pubbliche di Napoli, e accoglie pienamente le tesi difensive dell’avvocato Vito Boragina, il quale, in entrambi i gradi di giudizio, ha sostenuto l’assoluta estraneità della Provincia di Vibo Valentia ai fatti addebitatigli.
Il difensore nominato dall’Ente intermedio vibonese ha fondando la propria tesi difensiva principalmente sul carattere eccezionale e imprevedibile dell’evento, con conseguente esclusione di qualsiasi responsabilità a carico dell’Amministrazione provinciale. Il legale vibonese, inoltre, ha contrastato fermamente anche ogni altra azione contraria formulata da tutte le parti in causa. In particolare si è opposto alle tesi della Regione Calabria, dirette a far ricadere le responsabilità degli ingenti danni richiesti dal Nuovo Pignone esclusivamente sulla Provincia.
L’esito del giudizio di appello è stato appreso con soddisfazione dal presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, e dallo stesso avvocato Boragina che ha dichiarato di: «Avere sempre creduto nelle proprie tesi volte a scongiurare ogni tipo di responsabilità a carico della Provincia. In particolare - ha sottolineato Boragina - su quelle basate sull’eccezionalità e imprevedibilità dell’evento alluvionale del 3 luglio 2006, così com’è emerso dalla copiosa documentazione e dagli atti processuali prodotti, nonché da precedenti pronunce del Tribunale Superiore delle Acque pubbliche in analoghi procedimenti».