Il motivo, la mancata regolarizzazione dei pagamenti arretrati, che i tirocinanti attendono oramai da oltre 4 mesi. Niente da fare ad oggi anche per la firma della convezione – tra Inps e Governo e che dovrà poi essere assorbita dalla Regione – utile ad aprire la strada verso la regolarizzazione dei salari. Per manifestare il loro disappunto rispetto al ritardo nei pagamenti, i lavoratori hanno anche affisso uno striscione all'entrata della sede che recita: «Con parole e solidarietà non si mangia», invitando chi di competenza a passare dalle parole ai fatti.

(I lavoratori della mobilità in deroga in protesta davanti la sede del Parco delle Serre)

Dopo avere atteso invano le spettanze arretrate, i lavoratori in seno al Parco, il 13 novembre scorso avevano deciso di sospendere qualsiasi tipo di attività. Una decisione scaturita di seguito alla mancata firma della convenzione (prevista per il 10 novembre) utile allo sblocco dei pagamenti. Convenzione che il commissario del Parco, Domenico Sodaro, attraverso un comunicato qualche ora dopo l’inizio della protesta, aveva dato per sottoscritta tra le parti. Certezza quest’ultima svanita in un nonnulla il 15 novembre (due giorni dopo), quando i tirocinanti si sono uniti in assemblea nella sala giunta del palazzo municipale, stavolta appoggiati anche dai colleghi in forza al Comune. In quell’occasione, infatti, il vicesindaco Walter Lagrotteria aveva confermato che «ancora la convenzione per il versamento degli arretrati non è stata firmata», con l'ok destinato a slittare a fine novembre. Ultimo in ordine di tempo, lunedì scorso l’incontro con un rappresentante della Cisl conscio dell’oramai «insostenibile situazione». Oltre ai tirocinanti del Parco, a versare nelle stesse condizioni sono anche gli operai e colleghi in forza ai vari enti, che hanno deciso di unirsi alla manifestazione di protesta.