Secondo l’associazione ambientalista, infatti, «l'acqua del torrente, di solito limpida e cristallina, si presenta scura e a tratti addirittura nera, segno evidente che a monte vengono immessi nel corso d'acqua sostanze di cui, al momento, si ignora la natura. Pare sia da escludere che si tratti di scarichi fognari. È alto comunque il rischio possano essere sostanze nocive per l'ambiente. Sostanze che alterano la composizione naturale dell'acqua con conseguente nocumento per la fauna e la flora del torrente».
«L’oasi dell’Angitola, area Sic (Sito di interesse comunitario) - si legge nell’interrogazione dei deputati grillini - è conosciuta per la straordinaria varietà di animali e piante che ospita, vantando anche la presenza di molte specie rare. Oltre a molti volatili e rapaci protetti, che trovano nell’oasi il clima favorevole alla nidificazione, tante sono le specie acquatiche (gallinella d’acqua, diverse varietà di anatra, ma anche martin pescatore, testuggine palustre e nutrice dal collare) che popolano il bacino e i suoi immissari. Quanto alla flora, essa è costituita in prevalenza dal pino d’Aleppo, pioppo nero, salice bianco, ontano nero, eucalipto e quercia da sughero. Un’alterazione della composizione delle fiumare e, quindi, del lago potrebbe avere ripercussioni devastanti sull’intera oasi, compromettendo il mantenimento delle catene trofiche acquatiche e della vegetazione di sponda». È evidente, dunque, che «qualora dovesse essere confermata la presenza di sostanze inquinanti, il pesce pescato nel torrente Reschia costituirebbe un potenziale pericolo per la salute di chi lo consuma».
Ai ministri interrogati, i deputati del Movimento cinque stelle chiedono «quali iniziative per quanto di competenza, intendano adottare per garantire la tutela dell’oasi che si trova all’interno del perimetro del sito di interesse comunitario “Dune dell’Angitola” e se non ritengano opportuno promuovere una urgente verifica per il tramite del comando dei carabinieri per la tutela dell’ambiente al fine di monitorare i livelli di inquinamento fluviale nell’area scongiurando, al contempo, i pericoli per la flora, la fauna e la salute umana».
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