Quattro misure cautelari, di cui 2 in carcere e 2 ai domiciliari. 

È questo l'esito dell'operazione portata a termine stamattina dai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, guidati dal capitano Marco Di Caprio, con in supporto di quelli di Vibo e Grosseto. Le ordinanze sono state emesse dal gip del Tribunale di Vibo Valentia, su richiesta della locale Procura, nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili del reato di spaccio di cocaina. 

L’attività investigativa portata a termine dagli uomini dell'Arma, per fatti risalenti a dicembre 2016 e febbraio 2017, ha consentito di ottenere validi elementi di prova nei confronti delle 4 persone che, secondo i carabinieri, spacciavano cocaina nei vari comuni dove erano domiciliati.

Nello specifico, l'attività trae origine dalla visione e dall’analisi di alcuni filmati di telecamere di videosorveglianza, effettuata dai carabinieri della Stazione di Monterosso Calabro, i quali stavano indagando per un furto in un'abitazione. Nella circostanza, non sono stati raccolti elementi utili per la prosecuzione delle indagini per il reato per il quale si stava procedendo, ma allo stesso tempo è stata evidenziata una possibile cessione di sostanza stupefacente. Per questo motivo, sono state avviate ulteriori indagini, che si sono tradotte in intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché indagini volte a monitorare gli spostamenti degli spacciatori e di alcuni consumatori.

Nei 3 mesi di attività, sono stati documentati 26 episodi di spaccio di cocaina in capo ai 4 arrestati: si tratta di Gaetano Zupo, 34enne originario di Vibo Valentia ma residente a Mileto; Robertino Caruso, 45enne originario della Germania ma residente a Filadelfia; Vito Ielapi, 31enne originario di Lamezia Terme ma residente a Polia e Rocco Caputo, originario di Vibo Valentia ma residente a Capistrano.

Zupo e Caruso sono finiti in carcere, mentre Ielapi e Caputo ai domiciliari.