Tra i principali imputati, l’ex assessore regionale al Lavoro e attuale consigliere regionale, Nazzareno Salerno; l’ex direttore generale del dipartimento 10 Vincenzo Caserta, l’ex presidente di Calabria Etica Pasqualino Ruberto e poi ancora Maria Francesca Cosco, Antonio Cusimano, Bruno Dellamotta, Gianfranco Ferrante, Martino Valerio Grillo, Claudio Isola, Ortensio Marano, Patrizia Nicolazzo, Michele Parise, Saverio Antonio Spasari, Vincenzo Spasari, Damiano Zinnato e la società Cooperfin spa.
A costituirsi parte civile sono state sia la Regione Calabria che alcuni soci della Cooperfin. A questi si aggiunge Bruno Calvetta, il quale si era già costituito parte civile nella fase preliminare. Secondo l’accusa Calvetta avrebbe subìto pesanti minacce da parte di Salerno, Ferrante e Vincenzo Spasari al fine di affidare la responsabilità del progetto “Credito sociale” a Vincenzo Caserta, dirigente ritenuto vicino a Salerno. Respinte, infine, le eccezione sollevate da parte delle difese sulla competenza territoriale e, di conseguenza, il processo rimarrà a Catanzaro.