L’atto amministrativo - redatto su input del presidente della Provincia, Andrea Niglia, - è stato delineato sotto l’aspetto tecnico-normativo dal segretario generale dell’Ente, Mario Ientile.
I lavori di compimento dei suddetti sistemi di videosorveglianza rientrano nel progetto denominato “Scuola e sicurezza”, finanziati per 200mila euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale 2007/2013, regolato dal Piano operativo regionale (Por Calabria) che prevede delle azioni specifiche per la realizzazione, appunto, dei contratti locali di sicurezza.
«Questi interventi, che mirano a potenziare la sicurezza nelle scuole, rientrano nelle attività e nei provvedimenti tracciati nel “Protocollo di legalità” che la mia Amministrazione ha sottoscritto con l’Ufficio territoriale del Governo, al fine di attuare una corretta ed efficace politica antimafia - ha affermato il presidente della Provincia di Vibo, Andrea Niglia. Vorrei mettere in evidenza al riguardo che nel corso del mio mandato istituzionale l’Ente si è contraddistinto per una serie di azioni e atti amministrativi concreti contro la criminalità organizzata del Vibonese, costituendosi parte civile nei processi che hanno visto coinvolte le più potenti consorterie locali. Abbiamo, poi, difeso con i denti presidi di legalità quali la Prefettura e la Scuola di Polizia, confrontandoci in maniera costruttiva con il ministro dell’Interno. Il tutto perché crediamo che la diffusione della cultura della legalità nel nostro territorio - ha chiosato Niglia - sia la condicio sine qua non per l’innesco di dinamiche di crescita e di sviluppo economico e sociale».