Nel corso del dibattito, dopo l’introduzione del coordinatore centrista nella zona delle Serre Davide Tucci, ci sono stati gli interventi del coordinatore nazionale giovani Udc Marco Martino; del candidato al Senato Gregorio Ciccone e del presidente regionale dell’Udc, Ottavio Bruni. Proprio l’ex presidente della Provincia, tra le altre cose, ha affrontato anche il tema relativo alle condizioni in cui versa l’ente di contrada Bitonto e all’iniziativa, portata avanti dal comitato “Pro Catanzaro”, di raccogliere le firme per chiedere di fare ritorno con la Provincia di Catanzaro. «La soppressione della Provincia di Vibo - ha detto Bruni - sarebbe una perdita enorme per l’intero territorio. Sono d’accordo sui principi che stanno alla base di questa protesta e cioè il fatto che ci ritroviamo senza strade, senza servizi e così via, ma questo comporterebbe anche la soppressione di importanti presidi di legalità. Il problema non è l’ente in sé, ma la politica. Sono i politici che hanno fallito, sono loro i responsabili di questo sfascio. Il nostro errore, da elettori, è stato soltanto quello di aver mandato alla Provincia persone sbagliate, incapaci di governare. Se l’ente si trova in dissesto, la motivazione è soltanto una: sono stati approvati ben due bilanci falsi». Occhi puntati anche sul territorio dell’entroterra, «palesemente abbandonato a sé stesso», che necessita di «una classe politica nuova», capace di «fare politica 365 giorni all’anno» e di «rispondere con fatti concreti ai bisogni dei cittadini».
Insomma: costruire una «nuova politica del territorio partendo da zero». È anche su queste basi che “Noi con l’Italia-Udc” ha deciso di presentarsi e di scendere in campo per le politiche del 4 marzo.
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